Io e la mia batteria diventammo un corpo unico, tutto passava attraverso le mie mani.
Le mie bacchette, come fili elettrici, si trasformavano in corrente, in suono, in musica e il pop, il rock, il funk, il jazz, tutto ciò che fino a quel momento era rimasto sopito nella mia mente, scivolava come linfa vitale nei miei arti che percuotevano cassa, rullante, timpani e piatti.